A tre anni dalla rinuncia obbligata, il team capitolino di nuovo in campionato maggiore. Il Presidente Sanna: “Abbiamo lanciato il cuore oltre l’ostacolo, adesso servono gli sponsor”.
ROMA, 19 GIUGNO 2023 – Una storia bellissima. Lo è davvero quella del Santa Lucia Basket di Roma, che negli ultimi anni ha scelto queste parole per raccontare una vicenda sportiva (e non solo) che affonda le radici nel passato e oggi vuole tornare a guardare al futuro.
Dopo la rinuncia di Parma, incontrata in finale playoff, il secondo posto nel campionato di serie B vale ai gialloblu la promozione. La stagione 2023-2024 si disputerà in serie A, il campionato che il Presidente Mohamed ‘Giulio’ Sanna Ali aveva scelto di abbandonare nel 2021, per la mancanza di risorse finanziarie e organizzative.
Nel girone A, il Santa Lucia se la vedrà con la storica avversaria Briantea, oltre che con Santo Stefano, Reggio BIC, Special Bergamo Sport e GSD Porto Torres: «il girone sulla carta più difficile: tutte squadre ad alti livelli che rappresenteranno per noi un banco di prova. Ma a noi piacciono le sfide e lavoreremo per dare il meglio».
Nelle parole del Presidente si mischiano esperienza e cautela, ma lo sguardo tradisce l’entusiasmo di portare i suoi in quello che per il Santa Lucia appare un habitat naturale. Lungo la sua storia bellissima, infatti, la società romana ha portato a casa 21 scudetti, 12 Coppe Italia, 5 Supercoppe Italiane, 3 Vergauwen e 3 Coppe dei Campioni.
«Non è stata una decisione facile: a prima vista può apparire presa più con il cuore che con la testa – ammette Sanna – ma la verità è che negli ultimi due anni abbiamo fatto sacrifici e progressi che oggi ci spingono a non perdere questa opportunità. Se lo meritano prima di tutto i giocatori e le loro famiglie, insieme a tutti coloro che ci hanno sostenuto e sono rimasti vicino a noi anche durante questa lunga e faticosa risalita».
Una risalita davvero ripida, iniziata nella stagione 2016-2017 con la cessione della Società dal compianto patron Luigi Amadio alla presidenza di Sanna, che da allora ne è alla guida.
«Abbiamo vissuto stagioni di enorme difficoltà, incertezza, perfino scoramento – racconta il Presidente e giocatore – per la complessità di tenere insieme il gruppo e nel frattempo trovare le risorse economiche, la forza organizzativa e una casa in cui disputare allenamenti e partite».
E oggi cosa è cambiato? «Ancora non abbastanza – sorride Sanna – ma non molliamo. Alcuni sponsor ci hanno confermato la loro fiducia: siamo loro davvero grati ed è un inizio. Adesso speriamo che giocare il campionato maggiore crei interesse in nuove realtà con le quali condividere il nostro progetto sportivo, agonistico e sociale. Abbiamo un paio di mesi davanti – continua – per mettere in campo tutta la nostra energia e portare a casa partnership solide in grado di costruire con noi un futuro all’altezza della storia della Società».
È un appello? «A tutti gli effetti – risponde il Presidente – a soggetti economici di Roma e del Lazio prima di tutto, perché siamo orgogliosi e onorati di rappresentare la Città».
«Non solo – prosegue – crediamo che Roma possa e debba esprimere tanto nello sport paralimpico come nelle politiche per l’inclusione delle persone con disabilità, soprattutto in vista di appuntamenti storici come il Giubileo del 2025, cui tutte le persone hanno diritto di partecipare, senza i limiti imposti dalle barriere architettoniche. In questo tutti hanno un ruolo: tanto le istituzioni quanto i cittadini, le aziende, le associazioni, sportive e non. Noi siamo a disposizione per portare la nostra esperienza al servizio della Capitale».
«Abbiamo un ottimo rapporto con questa Amministrazione e con l’Assessorato allo Sport in particolare, che negli scorsi mesi ha mostrato interesse ed attenzione per le nostre istanze, soprattutto riguardo alla questione del campo, che auspichiamo stia andando verso una rapida soluzione. L’Assessore Onorato e i suoi collaboratori – commenta Sanna – hanno intrapreso un lavoro serio e promettente sulla gestione dell’impiantistica a Roma, la cui complessità conosciamo molto bene. Speriamo di poter contemporaneamente dare il nostro contributo e rappresentare una buona prassi per la Città. Roma lo merita».
E gli obiettivi sportivi? «Non tornare più indietro, innanzitutto – conclude Sanna – da quello cui siamo arrivati insieme alla nostra straordinaria community. Il resto crescerà sul campo con l’impegno, la passione e la dedizione di sempre».
ph. Patrizia Tocci